La teoria della diversita', topic definitivo

sperando che non perda di vista pure questo

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  1. _Doc_
     
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    UNDICESIMA PUNTATA

    Alla fine della giornata l’esercito di Frahagrind e quello di Toul decisero di accamparsi in una radura che sorgeva in mezzo alla foresta incantata degli elfi, ma senza allontanarsi troppo dal sentiero che stavano percorrendo. Il vociare dei soldati copriva tutti i rumori notturni della foresta, ma non tanto da risultare fastidioso.
    Frahagrind e Toul sedettero attorno ad un fuoco esattamente come tutti gli altri uomini, ma non vollero nessuno accanto.
    Il capo dei power era visibilmente pensieroso, e Toul, accorgendosene, non perse l’occasione per spezzare il suo flusso di coscienza, come faceva praticamente sempre.
    “Oooh Frahagrind non farmi pentire di averti concesso l’onore di mangiare alla presenza del mirabolante Toul!”
    Disse cosi’, e stacco’ con un morso un pezzo della carne che stava masticando avidamente, accompagnandola con una lunga sorsata di birra. Anche Frahagrind stava mangiando, seppur con poco appetito, ma dovette abbassare il suo cibo per concentrarsi unicamente su una delle tante risposte che gli vennero alla mente. Sorrise fissando la faccia di Toul illuminata solo dal fuoco, scarto’ quelle volgari e offensive, e gli disse:
    “Si, MIRABOLANTE Toul, perdonami se non posso fare a meno di pensare al fatto che stiamo per combattere una guerra dove molti di noi moriranno.”
    “Una volta ti piaceva la guerra, sciocco. Perche’ adesso dovrebbe essere diverso?”
    “Perche’ questa volta il nostro nemico e’ potente.”
    “Stronzate Frahagrind, e’ solo TROPPO.”
    Frahagrind non seppe cosa rispondere, effettivamente Toul aveva ragione ma la faccenda non era tanto diversa. Il capo dei prog approfitto’ del silenzio per aggiungere:
    “Amico mio, guarda la nostra gente. I nostri fratelli.” e indico’ tutto l’accampamento dietro attorno a se “Stanno mangiando, bevendo e suonando, eppure anche loro dovranno combattere. E sai perche’ nessuno e’ preoccupato?”
    “… Perche’, Toul?”
    “… In realta’ non lo so. Ma non sono preoccupati, ed e’ questo che conta. Sarebbe stato tremendo mandare a morire una massa di metallari senza spina dorsale. E poi ci sono i Dream assieme a Venly e signora, che daranno un grosso contributo a farci trionfare. Perche’ e’ questo che succedera’ Frahagrind, io ti prometto che vinceremo. E adesso dissolvi quest’aura grigia di depressione, mi sta uccidendo.”
    Frahagrind non rispose nulla, ma sul suo viso ora piu’ sollevato comparve un sorriso. Riempi’ il proprio boccale e quello dell’amico, li alzarono e fecero un brindisi silenzioso.



    Alla fine della giornata sei persone erano giunte davanti alla massiccia porta in legno dell’apocalypse tower, che svettava verso l’alto come se volesse lacerare il cielo, che in quell’ambiente spoglio e desolato sembrava essere preda della stessa aridita’ che aveva divorato tutta la zona circostante. L’ apocalypse tower infatti sorgeva nel bel mezzo di un’area desertica, sebbene il sole bruciante non avesse trasformato in sabbia tutto il terreno, conservatosi solido. La presenza di alcune radici enormi ma ormai senza vita testimoniava il fatto che tutta la zona aveva subito degli sconvolgimenti climatici di entita’ mastodontica, e con tutta probabilita’ nessuno di essi era di origine naturale.
    Soph, facendosi portavoce di tutti e quattro i Dream, smise di fissare insistentemente la torre e si volto’ in direzione dei compagni:
    “Se qualcuno di voi si sente troppo stanco per proseguire immediatamente, lo dica pure. E’ meglio perdere una notte di ricerche, piuttosto che trovarci troppo esausti quando potrebbe essercene davvero bisogno.”
    Era evidente che anche se si stava rivolgendo a tutti i presenti, Soph voleva lanciare il messaggio specialmente a Venly e a Godiva. Non conosceva questi ultimi bene come gli altri Dream, e non poteva essere certo del loro comportamento. Proprio per questo motivo fu abbastanza sorpreso nell’udire la risposta di Venly, sebbene non lo desse a vedere.:
    “Entriamo immediatamente, questa passeggiata non e’ nulla rispetto a quanto mi aspetto di trovare dietro quel portone.”
    “Molto bene. In questo caso andiamo senza esitare. Seguitemi.”
    Mentre si avvicinavano al portone, Venly si avvicino’ al capo dei Dream e gli disse che sembrava che egli sapesse parecchie cose sulla apocalypse tower.
    “E’ solo perche’ ho compiuto delle ricerche assistendo il nostro signore. Lui punta moltissimo su questa nostra opportunita’, anche se difficilmente lo potrebbe ammettere.”
    Venly non rispose piu’ nulla, e si limito’ a giungere assieme agli altri, affiancato dalla sua dolce compagna, al portone.
    Tutti furono abbastanza sorpresi nel momento in cui due dei Dream spinsero i grandi battenti e il portone si spalanco’ senza difficolta’, seppur con qualche cigolio.
    “Beh, non e’ una novita’” disse Soph, tetro “Che la apocalypse tower non sia deserta. Ma proseguiamo, se cominceremo proprio ora a farci scoraggiare non combineremo assolutamente nulla.”
    Disse cosi’, e per dare una sorta di buon esempio entro’ per primo. Gli altri lo seguirono avvolti in un silenzio carico di tensione e di oppressione.

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    Il prossimo episodio sara' incentrato sulla nostra bella task force: cosa succedera' dentro la apocalypse tower? e che cosa stanno architettando i tamarri, che da molto tempo non si fanno piu' sentire? e infine, riusciranno i tre sovrani a incontrarsi come pattuito? tutto questo e molto altro ancora prossimamente sulla teoria della diversita'
     
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34 replies since 21/10/2006, 14:50   810 views
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